In attesa della pubblicazione del Bilancio ATAC, abbiamo preparato un’anteprima basata sui report mensili che ATAC pubblica sul suo sito.
Il servizio svolto viene pagato solo per una quota (35%) dai soldi di biglietti e abbonamenti, mentre per la quota più consistente (65%) viene pagata dal Comune e dalla Regione tramite un Contratto di Servizio (CdS), con i soldi delle tasse.
In base alle dichiarazioni di ATAC, gli incassi da biglietti e abbonamenti nel 2018 sono stati di 271 Milioni di euro (265 Milioni nel 2017), mentre il servizio effettuato complessivamente (bus, tram, metro e ferrovie ex-concesse) in termini chilometrici nel 2018 è stato di circa 147 Milioni di Km, in leggero aumento rispetto al 2017 (+2,9 MilioniKm), ma sempre molto al di sotto del programmato (169 Milioni di Km).
Nonostante il leggero aumento di produzione, gli incassi nel 2018 sono rimasti pressoché invariati. Il mistero si cela dietro una questione di consistenti “bonus” che ATAC ha percepito solo nel 2017, specialmente per la Metro C, ed in parte per la Metro A.
Il Comune e la Regione avevano commissionato ad ATAC servizi di trasporto per un corrispettivo totale di 588 Milioni €, ma ATAC ne ha svolti per circa 514 Milioni € (perdendo quindi ben -74 Milioni €), così suddivisi:
- 440 Milioni € circa dal Contratto di servizio con Roma Capitale (bus, tram, filobus e metro)
- 74 Milioni € circa dal Contratto di servizio con la Regione Lazio (per le 3 ferrovie ex-concesse)
Dalla tabella si può notare il peggioramento del servizio bus e tram, che costituiscono il 60% del servizio ATAC, compensato dal miglioramento delle percorrenze delle metropolitane. Sensibilmente migliorato il servizio Metro C, grazie anche all’apertura della stazione San Giovanni nel 2018, mentre per la Metro A l’incremento di produzione è in realtà apparente, in quanto nel 2017 il servizio è stato minore per la chiusura parziale della linea ad Agosto 2017.